
Trucchi per riconoscere un figlio viziato e rimedi
Sembrano esserci genitori a cui viziare i figli viene naturale, poco inclini a dare delle regole tra le mure domestiche, gli comprano tutto ciò che chiedono ed esaudiscono ogni loro desiderio. Ma questo atteggiamento è davvero quello giusto da adottare nella crescita di un figlio?
Assolutamente no!
E a dirlo sono numerosi pediatri, psicologi e sociologi che mettono un focus sull’importanza delle regole, soprattutto nei primi anni di vita. Spesso, genitori che fanno affidamento ad un’educazione troppo permissiva causano danni enormi sui più piccoli, che inizieranno a comportarsi in modo maleducato anche all’esterno, a scuola in primis, e a scontrarsi con una realtà ben diversa da quella vissuta tra le mura di casa fino a quel momento.
Riconoscere un bambino viziato è possibile, bisogna però agire in fretta e cercare di cambiare gli atteggiamenti acquisiti. Questo compito, oltre che agli insegnanti, spetta in primis ai genitori.
Come riconoscere un figlio viziato?
Sono diversi i segnali che vanno colti per capire se un figlio è viziato o meno o rischia di diventarlo. I genitori dovrebbero evitare di viziare i figli e cercare di stare attenti a certi atteggiamenti fin dai primi mesi di vita, per evitare di cadere in una situazione irrisolvibile.
Ma quali sono i sintomi dei bambini viziati?
Il primo dei sintomi è l’insoddisfazione del bimbo, i viziati, infatti, non sono abituati a ricevere un no come risposta e così, quando arriva si innervosiscono e lo mostrano.
Pensano che tutto ruoti attorno a loro e non sono mai sazi di nulla: attenzioni, uscite, giochi, coccole dei genitori. Chiedono continuamente e tendenzialmente vengono sempre accontentati, cosa sbagliatissima perché non imparano che non si può avere sempre ciò che si desidera, che c’è un tempo per tutto e soprattutto, ci sono delle regole da rispettare.
Un bambino piccolo viziato, quando non ottiene ciò che vuole, scoppierà a piangere e mostrerà rabbia, le crisi d’ira sono la via più semplice.
Un altro segnale da non sottovalutare, per capire se vostro figlio crescerà viziato, è vedere come reagisce alle regole. Se tende a non ascoltare ci sono buone probabilità che lo diventerà. Spesso, mamma e papà fanno l’errore di dare ordini senza spiegare al piccolo perché lo stanno facendo, mentre qualunque regola andrebbe argomentata per fargli capire cosa non va del suo comportamento. Soprattutto a 4-5 anni bisogna iniziare a rendere autonomo il piccolo, in semplici azioni quotidiane come quella di mettere a posto i propri giocattoli dopo aver giocato.
Infine, compare l’egoismo, che si nota sia nei rapporti interni alla famiglia che quando si relaziona con altri bimbi della sua età. Se tende a non voler condividere i suoi giochi, se ruba però i giocattoli agli altri o tende a comandare, vostro figlio sta crescendo viziato e bisogna intervenire subito.
Vademecum dei figli viziati e maleducati
Ecco un piccolo vademecum, in breve, per riconoscere subito un figlio viziato:
- Esplosioni di rabbia quotidiane, soprattutto a 3 e 4 anni. A quest’età è presente un bassissimo autocontrollo e il bimbo reagisce a ciò che non gli piace con le urla e il pianto. Se le crisi persistono anche dopo i 5 anni allora ci sono ottime probabilità che vostro figlio sia viziato.

- Si comporta male in pubblico: ovviamente un bambino viziato si comporterà fuori come è solito fare a casa, facendovi fare notevoli figuracce in pubblico.
- Insoddisfazione perenne: iniziare a ricevere no crea frustrazione nel piccolo che inizierà a reagire con nervosismo e irrequietezza.

- Controllo sugli adulti: i bambini viziati cercano di controllare i genitori attraverso la trappola del ricatto.
- Mostra egoismo: non vuole mai condividere i giochi con nessuno e tende a rubarli agli altri bambini.
- Nessuno ascolto: sintomo chiaro e inequivocabile, vostro figlio non ascolta assolutamente ciò che gli dite.

Se notate questo atteggiamento o lo riconoscete in uno o più punti è arrivato il momento di agire e invertire il vostro atteggiamento educativo. Viziare i figli non è mai una cosa negativa e danneggia anche a livello relazionale il vostro bambino.
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Viziare i figli e cercare poi di rimediare significa armarsi di tanta pazienza e sorbirsi qualche pianto in più. Ci sono delle pratiche quotidiane che possono essere messe in atto per cambiare rotta, consigliate da molti psicoterapeuti.
La prima cosa da fare e parlare tra genitori e mettersi d’accordo sulla condotta comune da adottare, mamma e papà devono adottare lo stesso atteggiamento verso il proprio bambino, altrimenti questo sarà disorientato e i risultati andranno nella direzione opposta rispetto a quella sperata. Bisogna lavorare sulla disciplina e sull’educazione del bambino viziato, si tratta di un lavoro difficile e a volte anche lungo ma che è necessario compiere il prima possibile.
Il genitore deve imparare ad imporsi e non sentirsi in colpa quando pronuncia un no, questi fanno crescere a soprattutto nel periodo che va dai 2 ai 12 anni servono a costruire il carattere del piccolo. I no però vanno sempre motivati e pronunciati con decisione, senza tornare su propri passi. Vietato farsi condizionare dalla reazione di rabbia o pianto del bimbo. Altrimenti, si cade nella trappola del ricatto e vostro figlio capirà che basta piangere ad ogni vostro no per farvi cambiare idea e ottenere ciò che vuole.
Importante assumere la stessa linea educativa
Quando si cerca di rieducare un figlio viziato è importantissimo adottare la stessa linea educativa, in modo da far assimilare per bene le regola, una alla volta. È anche importante che mamma e papà siano i primi a dare il giusto esempio e non vadano contro le loro stesse regole, perché i più piccoli li prendono come modelli da seguire e tenderanno ad imitarli.